24/11/13

INCONTRO POESIA SU METRICA E METAFORA

Prossimo incontro di Spritz Poesia...

MERCOLEDÍ 27 - ORE 18:15 - GAIA CAFÉ


Temi del giorno: metrica e metafora.

[contrà Mure Pallamaio, 6 - Piazza Castello]

16/10/13

SPRITZ POESIA A VICENZA

IL GRUPPO Spritz Letterario • Poesia
HA SCELTO QUESTO LOCALE
A VICENZA


CONTRA' MURE PALLAMAIO, 6 | zona P.zza Castello | VICENZA


SPRITZ POESIA E LA METRICA | 1a puntata

Cosa fa il gruppo Spritz Letterario • POESIA?

La nostra Valeria, ci ha intrattenuti con un primo approccio alla metrica.
In effetti, da poetastri ribelli, di solito non ci badiamo molto, oppure ci viene spontaneamente una rima, qualche volta ci stiamo sopra, come si dice, cioè cerchiamo un ordine ma, credo che sia spesso un risultato inconscio, piuttosto che voluto.

Perciò è stato bello scoprire il VERSO SENARIO ovvero di 6 sillabe,
l'esempio è stato la poesia:

Sopra una conchiglia fossile - di G. Zanella scritta  nel marzo del 1864
"Sul chiuso quaderno    A
di vati famosi                 B
dal musco materno       A
lontana riposi,                B
riposi marmorea,           C
dell'ode già figlia,           D
ritorta conchiglia"           D

questa è la prima di 14 strofe, di 7 versi ciascuna, ciascuno di sei sillabe (sul-chiu-so-qua-der-no)
il verso parisillabo è più monotoso
il linguaggio è parnassiano (aulico)

la rima è: due rime alterne (ABAB) sono seguite da una sdrucciola (C) e da una rima baciata (DD)

Il compitino per chi volesse esercitarsi è:

--- scrivere una strofa, o un verso, o più versi  senari, con eventuali rime
oppure
--- trovare una poesia amata in versi senari

26/09/13

PROSSIMO INCONTRO Spritz Poesia

Il prossimo incontro di Spritz Poesia si terrà

LUNEDÍ 30 SETTEMBRE • ore 18:00
GAIA CAFFÈ
__________________
Contra' Mure Pallamaio, 6 - Vicenza
zona piazza Castello

Valeria Mancini terrà un breve corsi di metrica.
Portate una vostra poesia, se volete.


05/07/13

IN FERIE...


"SCRIVIMI PAROLE" di PAOLA CORPONI • Spritz Letterario ediz.

Il nuovo lavoro di 


PAOLA CORPONI


"Scrivimi parole"






Spritz Letterario Edizioni
Collana Poesia



___________________________________________________________________________

Da settembre in libreria.
Al momento disponibile su richiesta, da inviare a:
spritzletterario@libero.it

30/05/13

Garcìa Lorca in giardino

Cari poeti,
non siamo arenati né smarriti per le vie di Vicenza, solo un po' silenti e leggeri nel nostro andare, come la poesia puo' essere di natura.
Gli ultimi icontri ci hanno visto in contesti gentilmente aperti al gruppo, in casa di soci Spritz Poesia.
Contesti peraltro molto affini alla declamazione dei versi, in primis di Emily Dickinson, in un salottino con vetrate vista vialetto all'inglese, ingentilito da fiori e cespugli verdeggianti, alle pareti ci deliziavano i dipinti meravigliosi di Marcello.
Abbiamo scoperto molte cose, da letture e confronti su Emily, non per ultimo che il suo vivere ritirato e il suo scrivere limitato alla sua stanza, era dettato da una malattia difficile da vivere e che incideva nello scrivere.
Abbiamo proseguito, e proseguiremo ancora una volta, con Garcìa Lorca, genesi del folklore andaluso che è la base della sua poesia.
In quel mondo Lorca ritrova l'istinto della sua natura, il grido d'amore, la fiamma del dolore, il canto di gloria, il desiderio di vita.

"Ti condurrei,
negli autunni, al bordo dei verdi
stagni infiniti
a vedere i neonati di giovani fate
e a guardarei placidi
alberi sfioriti".

In questo "essere" si avverte la sua musica che ne esalta il linguaggio e la spontaneità.
Una poesia che si fa rappresentazione, teatro.
E anche questo grande autore, lo abbiamo vissuto nel piacere di una bella presentazione del nostro gentile ospite Luciano che, a lungo, ci ha parlato della poesia di Lorca, della sua vita, il tutto in una luce soffusa della sala giardino immersa nel verde.
Era proprio così, ascoltavamo versi e i nostri occhi potevano spaziare da un roseto ad un'alta cima d'albero secolare, mentre lo scroscio cupo del temporale un pò sovverchiava la parola del nostro affabile ospite.
Bene se di Garcìa Lorca ancora vorrete sentire, sapere, declamare, ci ritroveremo la prossima volta in città:

Caffè Amaro - Contra' Carpagnon 
(fronte parcheggio Villa Eretenia) 
lunedì 3 giugno - ore 18:00

Patrizia C.

13/05/13

Emily Dickinson e il suo “teatro naturale”.

Da “Il giardino della mente” (contenuto nel saggio introduttivo di M. Bulgheroni in: Emily Dickinson, Tutte le poesie, Mondadori 1997).
Negli anni della sua grande produzione poetica (1860-1865), per E.D. , che vive rinchiusa tra le pareti domestiche, l’osservazione della natura dalla finestra della sua stanza diventa fondamentale. E, per “Natura”, si intende il giardino della casa paterna. Questo piccolo luogo si amplifica e diventa scenario simbolico, gli elementi naturali, piante, piccoli animali, i fiori, il cielo, i monti in lontananza divengono oggetto di una osservazione profonda e meticolosa e di una attenzione che dà origine a elaborazioni visionarie, oniriche. Ogni componente di questo “teatro naturale” viene definito minuziosamente e trasfigurato in spettacolo. Piccoli animali, insetti, topi, serpi, moscerini, divengono protagonisti di storie o attori di drammatizzazioni (605, ragno; 211, 213, 214, api). 
La poetessa riflette poi su aspetti imperscrutabili della natura (es. l’essenza del fiore, 1058). Il bestiario di E. D., oltre che di animali simbolici come appunto l’ape, simbolo di laboriosità, il ragno (l’artefice, la donna), il topo e la serpe (l’oscurità), si compone anche di creature fiabesche come elfi, folletti, sirene, angeli. Presenti anche molti esemplari di volatili dell’ornitologia americana, rintracciabili nell’opera del naturalista e pittore Audubon: la ghiandaia, il pettirosso, la civetta, il caprimulgo. Due liriche bellissime che includono questo tema sono la 182 (pettirossi) e la 128. Vedi anche la 161 (caprimulgo).

Carla Combatti

EMILY DICKINSON

Negli ultimi due incontri abbiamo parlato della grande poetessa Emily Dickinson, soffermandoci dapprima sulla sua figura e personalità e poi su alcuni temi della sua produzione poetica, quali l'osservazione della natura e la sostituzione del corpo con la parola.





SOSTITUZIONE DEL CORPO CON LA PAROLA

OSSERVAZIONE DELLA NATURA 

 Emily Elizabeth Dickinson (Amherst, 10 dicembre 1830 – Amherst, 15 maggio 1886) è stata una poetessa statunitense. È considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.
Nacque da una famiglia molto in vista, conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell'Amherst College, mentre il padre ricopriva la funzione di legale e tesoriere dell'Istituto; inoltre, ricopriva importanti incarichi presso il Tribunale Generale del Massachusetts, il Senato dello Stato e la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.
[WikiMedia]

Dì tutta la verità ma dilla obliqua
Il successo sta in un circuito
Troppo brillante per la nostra malferma delizia
La superba sorpresa della verità
Come un fulmine ai bambini chiarito
Con tenere spiegazioni
La verità deve abbagliare gradualmente
O tutti sarebbero ciechi.
 

21/03/13

PRIMAVERA, ALDA MERINI

Il 21 marzo di ogni anno l’UNESCO celebra la Giornata Mondiale della Poesia, riconoscendo all’espressione poetica un ruolo privilegiato della promozione del dialogo interculturale, della comunicazione e della Pace.








Oggi, 21 marzo [del 1931] nasceva una primavera della poesia:

ALDA MERINI

Sono nata il ventuno a primavera             
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.

16/03/13

SVEVA FOLCO

 POESIA DI UNA ESCORT
(Avrei potuto farti felice)

Stupido! Stupido! Stupido!
Perché mi hai lasciata?
Avrei potuto farti felice
se solo me lo avessi permesso…

Sarei riuscita ad ingannarti
come tu mi chiedevi
dicendoti ciò che volevi sentire
e tacendo sul resto.

Ti avrei dato la mia bocca da baciare
e labbra sigillate su ogni giudizio.
Ti avrei regalato il piacere
di essere invidiato dagli uomini
e l’eccitante dubbio
di non essere l’unico per me…

Ti avrei dato l’illusione
di avermi comprata
stupendomi dei tuoi regali
e chiedendotene degli altri…

Ti avrei lasciato solo
con la meravigliosa convinzione
di essere in due
e avrei riempito le tue giornate
di mille parole d’amore
svuotandole d’ogni increscioso resto.

Stupido! Stupido! Stupido!
Perché mi hai lasciata?
Avrei potuto farti felice
se solo non mi avessi capita…

SVEVA FOLCO

 VENDETTA


Nelle notti senza dormire                    Tu sei un uomo mite
a lungo l’ho pensato:                           tu sei un uomo buono
“Dal tunnel potrò uscire                      non cerchi vie d’uscite
quando lo avrò ammazzato”.               non vuoi nessun perdono.

Tu sei un uomo mite                          Per questo figlia mia
tu sei un uomo buono                        a tuo padre è toccato
non cerchi vie d’uscite                       il giusto e ingrato compito
non vuoi nessun perdono                  di averti vendicato

Il perdono di chi                                   e quando tra le palle
giustizia non me l’ha data                    tre colpi gli ho sparato
facendogli scontare                              giù dalle mie spalle
questa sua stronzata                             il peso è scivolato

dicendomi che la colpa                        il peso dell’ingiustizia
era della mia bambina                          di quella sentenza
colpevole davvero                                di chi ti ha colpito
di essere carina                                     con un’altra indecenza

di aver le gonne corte                           che è quella del buonismo                          
di vita l’intenzione                               e dell’incompetenza
e l’innocenza forte                               di giudici pietosi
che è provocazione                               solo con la violenza.

per chi non è un bastardo                      A loro voglio dire
per chi non ha peccato                          che non sono malato
colpevole soltanto                                e che si guardino bene
di essere… malato.                               dal dirmi perdonato

Due volte violentata                             perché io la mia pena
con questa sentenza                              la voglio scontare…
dopo la pugnalata                                 Quella di chi ha il coraggio
della sua violenza .                               di non farsi umiliare.

Questo è ciò che hai avuto                    Tu sei un uomo mite
è ciò che hai nel cuore                          tu sei un uomo buono
e nel pensiero muto                               non cerchi vie d’uscite
di tutto il tuo dolore.                             non vuoi nessun perdono.

SVEVA FOLCO

 TUTTO E NIENTE                                            
                                                                               
Tu sei tutto per me.                                               
Tutto.                                                                      
                                                                              
Potrei paragonarti al sole                                      
oppure ad un uragano
o alla più violenta delle battaglie                          
o al respiro della foresta più grande.                    
                                                                               
Tu sei tutto per me.                                                
Tutto.

Sei la mia voglia di alzarmi al mattino                  
e la mia fame di carezze e di baci                          
e la mia sete di risate senza pensieri                      
e di pensieri senza risate                                         
                                                                                                                                                            
Tu sei tutto per me.
Tut-to.                                                                      
                                                                                                                                                    
Almeno fino a quando                                             
non deciderò di lasciarti.
                                                             
Allora tu non sarai più niente per me.
Nien-te.                                                                    

SVEVA FOLCO

Proponiamo alcuni brani di Sveva Folco, alcuni dei quali erano in gara al Poetry Slam di Vicenza, del 13 marzo scorso.

21/02/13

SYLVIA PLATH AL PROSSIMO INCONTRO

Cari poeti
potrete vedere nella pagina "POESIE SPRITZATE" di questo blog, due pregevoli lavori: 
una poesia di Marcello  e la traduzione in dialetto di una poesia di Keats, fatta da Mariarosa
Ne abbiamo parlato nel precedente incontro, molto interessante vedere come i grandi della poesia siano sempre stimolanti per noi scriventi. 
 
Benvenuta Carla Combatti, fondatrice con Valeria del gruppo di poesia che si fece onore qualche anno fa (giornata mondiale della poesia). Ci ha portato una sua pubblicazione, molto incisiva per il mondo delle donne e con belle poesie che fanno molto pensare - leggetela in Aracnidi pazienti, Luigi Pellegrini Editore.
 
Il prossimo incontro: 
 
GIOVEDÍ 28 FEBBRAIO - ORE 18:15
CIOCCOLATERIA 
[c.tra' Porti]
 
Inizieremo ad affrontare l'anima bella di SYLVIA PLATH di cui trovate Tutte le poesie in Oscar Mondadori, €18,00 e  i DIARI, ed. Adelphi, €13,00.

Paola C.

I GRILLI DI KEATS

Il grillo dei campi e il grillo del focolare - J. Keats

Mai la terrestre poesia non muore.
Quando tutti gli uccelli al solleone
vengono meno e stan nascosti in mezzo
la frescura degli alberi, una  voce
corre di siepe in siepe intorno al prato
su cui appena passò rasa la falce:
è il grillo dei campi, il capintesta
nel tripudio d’estate, mai godere
non cessa, perché quando ai giuochi è stanco
posa con agio sotto una grata erba.

Fine non ha la poesia terrestre.
D’inverno in una sera solitaria,
quando il silenzio è opera del gelo,
strepe fuor della stufa il suon del grillo
del focolare che col caldo sempre
viene crescendo, e a uno che smarrito
a mezzo fra sonno e veglia, il canto
par del grillo dei campi ai colli erbosi.

10/02/13

KEATS & AUDEN COLPISCONO IL BERSAGLIO

Cari poeti,
wow! che bella lezione alla scoperta/riscoperta di AUDEN! Grazie al nostro bravo Prof -Maestro Pittore- Luciano abbiamo ripercorso la vita di Auden e parte delle sue splendide poesie... ma la cosa non finisce così, fortunatamente!
Abbiamo pensato di riprendere i due poeti KEATS e AUDEN anche al prossimo incontro, dandoci questo compito per casa:
esprimere -a voce o per scritto- le emozioni, le suggestioni, le acquisizioni di linguaggio/ritmo che ci colpiscono e NUTRONO la nostra vena poetica: chi vorrà potrà raccontare al gruppo la propria esperienza di contatto con questi due poeti- potrà leggere una loro poesia preferita- e/o una propria ispirata da questi due grandi. (inizierà Marcello, che è già pronto)
Così faremo l'esperienza di acquisire la dimensione poetica dei poeti che amiamo.
I versi risuonano nell'anima e ci salvano la vita.
LIFE SAVING POETRY: scegliete le poesie che vi salvano la vita
come ha fatto la compianta Josephine Hart- autrice di romanzi come "Il danno" vedi anche omonimo film con J. Irons- e fondatrice di un'associazione culturale  che così si chiama e che organizza reading di poesia con grandi attori.
POESIA CHE SALVA LA VITA

Ci troveremo GIOVEDÍ 14 
AL CAPESTRANO CAFFÈ 
ore 18.00 
(finiremo ore 19.30, per chi ha S. Valentino....) 
Paola C

06/02/13

S. Valentino in poesia

Prossimo incontro Spritz POESIA

GIOVEDÍ 14 FEBBRAIO
ORE 18:00
CAPESTRANO CAFFÈ
[galleria del Pozzo Rosso-VI]

23/01/13

ULTIMO POETA TRATTATO: J. Keats

PROSSIMO INCONTRO
LUNEDÍ 28 GENNAIO
ORE 18:00 - GRAN CAFFÈ
[c.so A. Palladio - di fianco a Benetton]
____________________________


L'ultimo incontro ci ha visti parlare, con l'introduzione di Thais, del poeta inglese John Keats.

Nato a Londra 1795, conclude la sua giovane vita nel 1821 a Roma, nel tentativo ultimo, di ritrovare la salute persa.
E' stato un esponente del romanticismo tra i più importanti, bocciato altresì nel suo tempo, riscoperto e amato solo alla sua morte.

Di lui abbiamo letto la struggente poesia d'amore a Fanny, l'amore della sua vita, Senza di te e
Quando la paura mi prende, un grido disperato del suo "essere", intenso nel sentimento descritto, ed in fine Ode ad un usignuolo.

La sua vita, contrastata, nei rapporti affettivi, nelle difficoltà economiche, fu sempre alla  ricerca di conferme dei suoi versi, nella sospensione di un sentire non capito dai suoi stessi contemporanei.
Ne ha fatto un ritratto di Keats di recente, il film "Bright Star", titolo tratto da una sua poesia.

Il prossimo 28 gennaio incontreremo la poesia  di W.H. Auden.
La verità vi prego sull'amore - Un altro tempo-Shorts - Lo scudo di Perseo - La mano del  tintore.

Una voce, una poesia, un'emozione un sentire diverso ci piacerebbe cogliere, oltre il nostro gruppo.
Parlateci di Auden, di Keats o di qualche piccolo gioiello di rime, di metafore, a noi sconosciuto... .
Fermate il vostro passo al Gran Caffè, venite ad origliare una poesia o a declamarci parole che custodite in fondo ad un cassetto.
Patrizia

08/01/13

Prossimo incontro, nuove poesie

La befana se le porta via tutte... le feste.
Eh già, si è raccolta tutto nel suo grande sacco, luci, atmosfere, campanelli, magia, panettoni, convivialità, fuoriporta, quel respiro lungo di qualcosa di antico ma sempre carico di aspettative.
E mentre lei se ne vola via, la poesia è rimasta qui, indomita a rendere dolce qualche piccola pausa del nostro andare.
Questa frenesia e forse, per alcuni, momento di sospensione, di leggerezza, di attesa, ha portato alla luce versi nuovi e spolverato quelli conosciuti o forse dimenticati su vecchie librerie.
Ed eccoci a voi per iniziare un nuovo anno di incontri, ospiti dei vari bar, per sussurare o declamare poesie fresche di emozione, o sfogliare con tenerezza piccoli scrigni di meraviglie gelosamente custodite.

Ci ritroveremo quindi

giovedì 10 gennaio - ore 18.00 - Caffè Olimpico - 
in Levà degli Angeli

per un lieve, sereno finire di giornata, felici di condividere questo nostro sentire, con chi voglia sostare a raccogliere versi o farci dono dei propri.